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Premiazione degli elaborati di quattro alunni della scuola secondaria di I Grado ” La parola agli studenti!”

Descrizione

Nell’ambito del concorso promosso dalla IUC, Istituzione Universitaria dei concerti, molti studenti delle scuole medie, dopo aver partecipato al ciclo di conferenze concerto “Musica PourParler 2023-2024, si sono cimentati nella scrittura di recensioni e commenti sui concerti seguiti.

Tra i tanti elaborati ricevuti sono stati selezionate, premiate e pubblicate le recensioni di 4 alunni appartenenti alla scuola media Winckelmann che si sono distinti per originalità e contenuti; le recensioni, estrapolate dalla pubblicazione integrale, sono quì di seguito riportate.

Il concerto oggetto delle recensioni è il seguente:

 

Martedì 21 novembre 2023 ore 11.00

OFM – Orchestra Femminile del Mediterraneo Ettore Pagano violoncello

Antonella de Angelis direttore

Marianna Martines Ouverture in do maggiore

Joseph Haydn Concerto per violoncello n. 1 in do maggiore

Grażyna Bacewicz Concerto per orchestra d’archi (1948)

Arvo Pärt Fratres per violoncello, archi e percussioni (1977/1995) Giovanni Sollima Aquilarco 1: Preludio per violoncello, archi e percussioni (1998)

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 Inizio il mio discorso dicendo bellissimo; bellissima la giornata, bellissima la chiacchierata fatta con i miei amici arrivando, bellissima la sala che ci ha ospitato, bellissima l’immensa università somigliante ad un labirinto, ma soprattutto bellissimi i sorrisi travolgenti sui volti emozionati dei musicisti. Sì, questa è la cosa che mi è piaciuta di più, vedere costantemente delle facce appassionate e volenterose di mostrare a tutti l’esecuzione di quei brani percui hanno faticato tanto. Come ha detto Ettore Pagano, il talento esiste ma è il sacrificio e l’impegno che ci metti che conta veramente. E questo posso dire di provarlo sulla mia pelle: ci provi ci riprovi e magari non ti riesce neanche, e devi restare lì, ore di continuo esercizio; ma questa è la musica. La musica non è solo per accarezzare l’orecchio, la musica è come una persona, con un intreccio di note che ti fa capire la melodia, con un carattere potente o debole a secondo delle emozioni che vuole trasmettere.
La cosa bella è che lo decide lei, sceglie lei cosa mostrare alla gente, mentre a volte le persone non possono farlo e devono far vedere lo stesso lato di sestessi ripetutamente, senza poter cambiare di una virgola. Quando la suoni o quando la ascolti vorresti parlarle e dirle basta, basta a tutto ciò che vuoi cambiare nella tua vita e lei continua soave o rozza, allegra o triste. Lei
continua e non smetterà mai. È una spalla a cui ti potrai appoggiare sempre, un amico che non scappa, una persona di fiducia sempre al tuo fianco. A volte ti serve a distogliere lo sguardo dal mondo esterno e guardare il mondo che vuoi tu, quello che tu immagini o comunque quello che vorresti vedere.
Martedì 21 novembre ci siamo recati nell’Aula Magna della Sapienza colma di ragazzi seduti sopra poltrone verdi che si affacciano su un palco a dir poco mozzafiato. La parete situata dietro al palco è ornata da un affresco di Mario
Sironi, realizzato durante il periodo fascista. Rappresenta l’Italia tra le discipline umanistiche e scientifiche. Il dipinto è stato recentemente restaurato. Tornando a parlare di musica, quel martedì abbiamo avuto l’occasione di sentire vera e propria musica. Musica suonata da Ettore Pagano, giovane violoncellista, già noto a livello internazionale, e musica suonata dall’Orchestra Femminile del Mediterraneo. Ettore ha appena 20 anni e già è una star, è un ragazzo appassionato capace di trasmettere emozioni con una sola nota di violoncello. Quando lo vedi suonare ti impressioni perché non sai se sta suonando o se si sta immergendo in un mondo sconosciuto a tutti noi, un mondo che solo lui può vedere. Ettore ha parlato della sua passione per il violoncello, spiegandoci che si era innamorato di questo strumento grazie al fratello maggiore che lo suonava prima di lui; in poco tempo Ettore ha superato ogni singola aspettativa che i genitori avevano in serbo per lui. Inizia i suoi studi al violoncello a soli 9 anni. Già da piccolo vince i primi concorsi e in poco tempo la sua vita musicale diventa qualcosa di più grande rispetto alla sua età. Al conservatorio di Santa Cecilia si laurea con il massimo dei voti e menzione speciale dimostrando a tutti il suo talento. Si perfeziona all’Accademia Chigiana. È stato bellissimo sentire Ettore immergersi così tanto nei brani, emanava una sensazione di
stupore alla sala intera. Parliamo adesso dell’Orchestra Femminile del Mediterraneo, un’orchestra fondata e diretta da Antonella de Angelis. Essa vuole avere come scopo il condividere l’arte, la pace, la cultura tra persone di diverse etnie anche nel Mediterraneo, dove in alcuni stati, non viene riconosciuta pienamente stessa dignità alle donne e agli uomini. La scelta di dar vita a un’orchestra interamente femminile non è stata presa per ragioni commerciali, proprio come ha spiegato la direttrice introducendo l’orchestra. Questa magnifica orchestra è composta da svariati strumenti come viole, violini, un violoncello, oboi, un contrabbasso e infine dei corni. La musica che esce da quegli strumenti riesce a coinvolgere anche i più piccoli con un ritmo calzante e vivace alternandosi a parti più lente e melodiche. In totale hanno suonato cinque pezzi, di cui tre in cui è protagonista il
violoncello di Ettore Pagano. Non penso che riesco a trovare qualcosa di negativo in queste esibizioni. I musicisti riuscivano a suonare con un’immensa delicatezza e, come ho detto prima, con un volto costantemente sorridente.
Spesso la musica può essere realizzata in maniera commerciale, ma si capisce a colpo d’occhio la differenza tra la musica che vuole trasmettere un vero e proprio messaggio e la musica che non riesce ad essere così profonda. E sono convinta che per Ettore e per i componenti dell’orchestra la musica non ha un valore commerciale. Sono persone che ha creato con la musica un legame più profondo dell’amicizia, e proprio come dice la frase dietro l’aula magna della Sapienza: “l’amicizia vale più di tutto, l’amicizia un bene non meno necessario del fuoco dell’acqua tanto soave che se togli l’amicizia togli il sole”. Dunque, l’amicizia è vitale. Dopo aver sentito i brani è arrivato il momento delle domande, ogni ragazzo interessato a fare una domanda doveva andare vicino il palco ed esporla al diretto interessato. Molte domande sono state poste alla contrabbassista, anche solo per parlare davanti ai compagni e sentire gli applausi al finire della domanda. Domande che secondo me potevano essere un pò più interessanti e meno banali, come per esempio “come si porta in giro il contrabbasso?”; però la contrabbassista ha risposta gentilmente ad ogni singola domanda. Altre domande sono state indirizzate alla giovane promessa del violoncello, domande secondo me più interessanti e curiose. Come ad esempio “perché sei appassionato proprio al violoncello?” oppure “quale è la cosa che più ti appassiona della musica in generale?” Finito il concerto c’è stata un’onda di ragazzi entusiasti di farsi fare autografi, di fare complimenti e di raccontare ai compagni l’esperienza che aveva occupato una parte dei nostri cuori. Per la nostra classe la giornata è finita con un pezzo di pizza da Mizzica, che ci ha riempito la pancia e schiarito le idee. Perché la cultura è importante, ma la pizza al taglio…

G. E.M. classe 3G | I.C. Piazza Winckelmann

Allegati

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